aspettare
[a-spet-tà-re]
(aspètto)
A
v. tr.
1 Stare con il pensiero rivolto a qualcuno che deve arrivare o a qualcosa che deve accadere: aspetto mio padre; ti aspetteremo alla stazione; a. il tram, una lettera, l'occasione propizia; aspettavo che tu mi parlassi; aspettavamo di sapere il risultato degli esami
‖ Aspettare un bambino, essere incinta
‖ Farsi aspettare, tardare a un appuntamento
‖ fig. Aspettare a braccia aperte, con impazienza
| Aspettare la manna, la Provvidenza, aspettare una cosa improbabile, senza fare nulla di concreto
| Aspettare la palla al balzo, l'occasione propizia
| Aspettare qualcuno al varco, aspettare il momento decisivo in cui appariranno evidenti i meriti e i demeriti
| Qui t'aspettavo, questo è il momento difficile, in cui ti si può cogliere in fallo
2 fig. Riferito a cosa, essere destinato, pronto: ti aspetta una bella sorpresa; il pranzo vi aspetta in tavola
‖ SIN. attendere
3 Differire, rimandare un'azione finché non ne accada un'altra: aspetta di conoscerlo bene prima di giudicarlo; aspetto il bel tempo per uscire
‖ Ritardare, indugiare: non a. troppo a goderti la vita
4 ass. Rimanere in attesa di qualcuno o qualcosa: tu va' pure, io aspetto; digli che aspetti
‖ Fermarsi, arrestarsi: aspetta, ho sentito un rumore
5 Sperare, prevedere: non aspettavo tanta generosità
‖ Spesso con la particella pronom.: non ti aspettavi che arrivassi così presto?; c'era da aspettarselo!
B
v. intr. (aus. essere)
e intr. pronom. aspettàrsi
ant. o region. Spettare, toccare
‖ Competere; riguardare
‖ PROV.
Chi ha tempo non aspetti tempo, è bene non rimandare ciò che si può fare subito
| PROV.
Chi la fa, l'aspetti, chi danneggia gli altri ne sarà a sua volta danneggiato