calore
[ca-ló-re]
s.m. (pl. -ri)
1 FIS Forma di energia che si trasferisce da un corpo o da un sistema a un altro corpo o sistema quando tra essi sussista una differenza di temperatura, e che può trasformarsi in altre forme di energia
‖ Energia della materia che dipende dall'energia prodotta dal movimento disordinato degli atomi e delle molecole che compongono la materia: c. terrestre
‖ Calore atomico, necessario a un grammo-atomo per elevarne di un grado la temperatura
‖ Calore molecolare, somma dei calori atomici in un composto allo stato solido
‖ Calore di fusione, necessario per portare a fusione l'unità di massa di un corpo
‖ Calore specifico, necessario a un grammo-massa di una sostanza per elevare la temperatura di un grado
‖ Calor rosso, temperatura attorno ai 500 °C, alla quale un corpo riscaldato assume colore rosso
‖ Calor bianco, temperatura attorno ai 2000 °C, alla quale un corpo riscaldato assume colore bianco; fig. momento di massima tensione: una discussione al calor bianco
2 Sensazione di caldo, prodotta da fonti che emanano naturalmente o artificialmente energia termica, determinata dalla minor temperatura del nostro corpo rispetto a quella della fonte di calore: il c. della stufa, del caminetto, del motore dell'auto; il brodo caldo gli dava una piacevole sensazione di c.
‖ Canicola: il c. di luglio
3 fig. Profonda partecipazione emotiva o affettiva: difendere una causa con c.
‖ Intensità di sentimenti: abbracciare un amico con c.
4 pop. Estro: andare, essere in c.
5 MED, pop. Manifestazione infiammatoria causata dall'aumento della temperatura locale