dormire
[dor-mì-re]
(dòrmo, -mi, dòrmono; dormènte o dormiènte; dormìto)
A
v. intr. (aus. avere)
1 Essere nel sonno: andare, mettersi, buttarsi a d.; cascò a d. sulla poltrona; alzarsi, levarsi da d.
‖ Cercare da dormire, cercare un letto, una camera in cui passare la notte
‖ fig. Dormire a occhi aperti, avere gran sonno
| Dormire come un ghiro, della grossa, come un sasso, come un masso, profondamente
| Dormire con gli occhi aperti, con un occhio solo, stare ben vigile anche nel sonno
| Dormire in piedi, essere tardo, tonto
| Dormire tra due guanciali, non avere preoccupazioni
| Dormire tranquillo, essere sicuro, fiducioso
| Dormirci sopra, rimandare una decisione importante all'indomani
| Lasciar dormire tranquillo qualcuno, non dargli preoccupazioni
2 fig. Poltrire, stare nell'inattività: invece di lavorare, qui si dorme; muoviamoci non dormiamo!; non mi pare il momento di d.
‖ Essere uno che non dorme, essere furbo
‖ SIN. oziare
| CON. agire
3 eufem. Giacere morto, essere morto
‖ Qui dorme, qui giace, qui riposa
4 fig. Di luogo, essere immerso nel silenzio, nella pace: i campi dormono sotto la neve; il paese dormiva nella quiete meridiana
‖ Di cosa, essere trascurato, messo da parte: pratiche che dormono da anni; il mio romanzo dorme da mesi
‖ Mettere a dormire qualcosa, trascurarla, non curarsene più
B
v. tr.
Con il compl. ogg. interno:
d. sonni beati, agitati
‖
Dormire il sonno del giusto, dormire sereni
‖
Dormire il sonno dei giusti, il sonno eterno, essere morto
‖
Dormirsela, dormire con tranquillità e profondamente
‖ PROV.
Chi dorme non piglia pesci, chi non è vigile e attento rischia di farsi sfuggire le buone occasioni