gusto
[gù-sto]
s.m.
1 Senso che consente di percepire e distinguere il sapore di ciò che viene a contatto con le papille gustative
2 Proprietà di una sostanza di provocare una determinata sensazione gustativa: questa bevanda ha un g. acido
‖ Sensazione provocata dalla percezione di un sapore: questo dolce ha un g. squisito
‖ estens. Sapore: un gelato al g. di cioccolato
3 Piacere che si prova gustando un cibo o una bevanda: mangiare con molto, con poco g.; mangiare, bere di g.; non trovo nessun g. a bere questo liquore
4 estens. Sentimento di godimento, di soddisfazione, suscitato da qualcosa che piace: prova molto g. a leggere i libri gialli; che g. ci provi a fargli questo dispetto?; rideva di g.; è stato punito, e ci ho provato g.
‖ Voglia, desiderio, capriccio: voleva levarsi il g. di un viaggetto in aereo
‖ Non c'è gusto, non è piacevole, non è divertente: se indovini subito non c'è g.
‖ Prendere gusto a qualcosa, cominciare ad apprezzarla, a trovarla piacevole: ha cominciato per gioco, poi ci ha preso g.
5 estens. Modo di vedere, giudicare, apprezzare le cose: sui gusti non si discute; ognuno ha i suoi gusti; le cose le scelgo secondo il mio g.; questo è uno scherzo di pessimo g.
6 estens. Disposizione ad apprezzare ciò che è bello, armonioso, elegante: un uomo di g.; non ha nessun g. nell'arredare la casa; donna dai gusti raffinati
‖ Eleganza, classe: vestire con g.; mobili di cattivo g.; abiti da sera di gran g.
7 estens. Qualità estetica specifica di un genere, di una tendenza, di uno stile: decorazione di g. barocco; pittura di g. accademico; musica di g. moderno
‖ dim. gustìno
| pegg. gustàccio