lampada
[làm-pa-da]
ant. lampade;
pop., tosc. lampana
s.f.
1 Apparecchio destinato a produrre luce artificiale a scopo di illuminazione, alimentato dalla combustione di sostanze solide, liquide o gassose, o dall'energia elettrica: l. a stelo, a muro, da tavolo; l. a olio, a gas, a petrolio
‖ Lampada a incandescenza, a filamento, in cui la luce è prodotta da un filamento di metallo reso incandescente dalla corrente elettrica che lo attraversa
‖ Lampada a luminescenza, in cui un gas o un vapore posto in un'ampolla di vetro o in un tubo diventa luminescente se attraversato dalla corrente elettrica
‖ Lampada a raggi ultravioletti, a raggi UVA, che emette luce ricca di raggi ultravioletti, usata per l'abbronzatura artificiale
‖ Lampada ad arco, in cui la luce è data dalla scintilla che scocca tra due elettrodi
‖ Lampada al magnesio, elettrica, con filamento di magnesio, usata per il flash, in fotografia
‖ Lampada al quarzo, usata in medicina come sorgente di radiazioni ultraviolette, oppure a scopo cosmetico per l'abbronzatura artificiale
‖ Lampada di sicurezza, usata dai minatori per evitare esplosioni di gas, protetta da una rete metallica
‖ Lampada endoscopica, utilizzata per l'endoscopia in medicina
‖ Lampada frontale, applicata sul berretto del medico per illuminare parti profonde del corpo del paziente o del campo operatorio
‖ Lampada scialtica, utilizzata in chirurgia per avere un'illuminazione adeguata al campo operatorio
‖ Lampada di Aladino, nelle Mille e una notte, lampada magica contenente un genio capace di soddisfare ogni desiderio
2 Lume posto di fronte a un'immagine sacra o a una tomba destinato a rimanere acceso per significare devozione e ricordo
‖ Lampada votiva, che rimane perennemente accesa, per voto, dinanzi a un'immagine sacra
3 fig. Esempio, guida morale, spirituale, intellettuale
4 lett. Stella, astro
‖ Fiamma, fiaccola
‖ Luce, splendore
‖ dim. lampadétta; → lampadìna; lampadùccia