levare
[le-và-re]
ant. lievare
(lèvo)
A
v. tr.
1 Muovere portando verso l'alto; sollevare, alzare: l. le braccia al cielo; l. il capo, gli occhi; l. alta la bandiera
‖ Levare di peso qualcuno, qualcosa, sollevarli d'un colpo da terra
‖ Levare i remi, sollevarli dall'acqua, tenendoli posati sull'orlo dell'imbarcazione senza più vogare
‖ Levare il bollore, cominciare a bollire
‖ Levare la fiamma, ardere, divampare
‖ Levare la selvaggina, nel linguaggio dei cacciatori, farla alzare in volo, stanarla: l. le pernici, la lepre
‖ Levare l'àncora, salpare
‖ fig. Levare un grido, urlare d'improvviso e con impeto
| Levare al Cielo qualcuno, esaltarlo
| Levare una voce di protesta, protestare
‖ ant. Levare dal sacro fonte, tenere a battesimo
2 Togliere, rimuovere da un luogo: l. alcuni libri dallo scaffale; l. il coperchio dalla pentola; leva quella sedia; l. una macchia dal vestito; levarsi le scarpe, la cravatta
‖ Estrarre: l. il portafoglio di tasca; l. la spada dal fodero; mi hanno levato un dente
‖ Abolire: l. una tassa; l. una virgola dal periodo
‖ Detrarre: l. le spese dal totale
‖ Prelevare: l. la propria parte dalla cassa comune
‖ Levare di mezzo qualcosa, toglierla perché non ingombri
| Levare di mezzo qualcuno, eliminarlo, anche fisicamente
‖ Levare l'assedio, il campo, le tende, ritirarsi; estens. partire; fig. rinunciare a compiere qualcosa
‖ fig. Levare il disturbo, andarsene
| Levare il pane di bocca a qualcuno, privare qualcuno del necessario
| Levare il saluto a qualcuno, non salutarlo più
| Levare la parola di bocca a qualcuno, prevenirlo nel dire qualcosa
| Levare la pelle, le penne, il pelo a qualcuno, rimproverarlo aspramente; percuoterlo
| Levare le gambe, i piedi da un guaio, da un impiccio, riuscire a risolverlo, a uscirne indenne
| Levare le mani da un lavoro, sbrigarlo, concluderlo
| Levare l'onore a qualcuno, disonorarlo
| Levare qualcuno dai guai, aiutarlo a cavarsela in una situazione difficile
| Levare qualcuno dal mondo, ucciderlo
| Levare qualcuno dalla strada, trovargli una sistemazione
| Levare qualcuno di sentimento, stordirlo
| Levare un vizio a qualcuno, farglielo perdere
| Levarsi di torno qualcuno, liberarsene
| Levarsi il cappello davanti a qualcuno, ossequiarlo, riconoscerlo superiore
| Levarsi il pane di bocca per qualcuno, fare qualsiasi sacrificio per lui
| Levarsi la maschera, mostrarsi per quello che si è
‖ ant. Levare le mense, la tavola, sparecchiare
3 fig. Soddisfare: l. la fame, la sete; levarsi una voglia, un capriccio, uno sfizio; levarsi un dubbio, una curiosità
4 DIR Levare il protesto, constatare a termini di legge la mancata accettazione o il mancato pagamento di un titolo di credito
5 MAR Levare la barca, riportare il timone in posizione parallela all'asse della nave
‖ Levare volta, sciogliere una vela legata, un nodo, un canapo
B
v. rifl. levàrsi
1 Sollevarsi, alzarsi: levarsi in piedi; levarsi da terra; levarsi da tavola; levarsi a parlare; levarsi a sedere sul letto; levarsi in volo
‖ fig. Levarsi contro qualcuno, ribellarsi o scagliarglisi contro con atti o parole violente
| Levarsi in armi, ribellarsi
| Levarsi in difesa di qualcuno, difenderlo energicamente
| Levarsi in superbia, insuperbire
2 Alzarsi dal letto: si leva sempre presto; mi sono levato alle nove
3 Togliersi da un luogo, andarsene: levarsi dal sole e mettersi all'ombra
‖ Levati di mezzo, di torno, dai piedi!, vattene!
‖ fig. Levarsi da un guaio, liberarsene, uscirne
4 ant. Arruolare: l. uomini, milizie
‖ Imbarcare
C
v. intr. pronom. levàrsi
1 Di vento, cominciare a soffiare: di sera, a Roma, si leva il ponentino; si levò un furioso scirocco
2 Di astri, sorgere: oggi il sole si leva alle quattro e ventidue; la luna si levava sui colli