pendere
[pèn-de-re]
(pèndo, pèndi, pènde, pendiàmo, pendéte, pèndono; pendévo, pendevàmo, pendevàte, pendévano; pendéi, pendésti, pendé, pendémmo, pendéste, pendérono, meno com. pendètti, pendètte, pendèttero; penderò; congiunt. pres. pènda, pendiàmo, pendiàte, pèndano; pendéssi, pendéssimo, pendéste, pendéssero; penderèi, penderésti, penderèbbe, penderémmo, penderéste, penderèbbero; pèndi; pendèndo; pendènte; raro pendùto)
A
v. intr. (aus. avere)
1 Scendere verso il basso, per forza di gravità, rimanendo sospeso per un capo: un grande lampadario pende dal soffitto
‖ fig. Pendere dalle labbra di qualcuno, ascoltarlo con grande attenzione
| Pendere dal volere di qualcuno, essere completamente obbediente
2 Essere inclinato, non verticale o non orizzontale: la torre di Pisa pende; il quadro pende un po'
3 Essere spostato verso il basso: p. per il peso eccessivo
‖ raro, estens. Essere declive, in pendio: la riva pendeva dolcemente
4 fig. Sovrastare, incombere: una grave minaccia pendeva su di loro
5 fig. Essere sospeso, indeciso, non concluso: la causa pendeva da tre anni davanti al giudice
‖ Essere dubbioso, incerto: pendeva tra il desiderio di partire e l'esigenza di restare
6 fig. Essere incline, propendere: pendo in tuo favore
‖ Pendere dalla parte di qualcuno, essere incline a favorirlo
‖ fig. La bilancia pende dalla sua parte, la situazione è a suo favore
7 fig. Di sapori, colori e sim., tendere: i capegli suoi pendevano in rosso Machiavelli
8 fig., raro Dipendere, derivare: la cui salute dal mio viver pende Petrarca
B
v. tr.
ant. Far pendere:
p. la spalla da un lato