sale
[sà-le]
s.m. (pl. -li)
1 Cloruro di sodio cristallizzato per evaporazione dell'acqua marina o per estrazione dalle miniere, impiegato per insaporire o conservare gli alimenti: s. grosso, da cucina; s. fino, da tavola; mettere il s. nel sugo; mettere le melanzane sotto s.; un pizzico di s.
‖ Sale da cucina, comune, cloruro di sodio
‖ Andare bene di sale, essere giusto di sale, contenerne la giusta quantità
‖ Color di sale e pepe, bianco e nero, brizzolato
‖ Dolce di sale, insipido; fig., lett. sciocco, stupido
‖ Sapere di sale, aver sapore di sale; fig. essere amaro, duro da sopportare
‖ fig. Restare di sale, stupefatto, impietrito dallo stupore
| Non metterci né sale né olio, né sale né pepe, raccontare le cose quali sono realmente; estens. non volersi impicciare di qualcosa
2 fig. Saggezza, intelligenza, senno: avere poco s. in zucca
‖ Intendere con un grano di sale, con oculatezza, criterio, buon senso
‖ Il sale della terra, i discepoli, nelle parole di Gesù
‖ fam. Mangiare un altro po' di sale, diventare più giudizioso attraverso l'esperienza
3 fig. Arguzia, mordacità: scritto senza s.
‖ lett. I sali attici, spiritosaggini, scherzi, celie sottili e garbate, caratteristiche degli scrittori attici
4 poet. Mare: metter potete ben per l'alto s. / vostro navigio Dante
5 AGR Concime azotato
6 CHIM Composto organico o inorganico, spesso di natura cristallina, ottenuto mediante neutralizzazione di un acido con una base
‖ Sale inglese, solfato idrato di magnesio, usato in medicina per la sua azione purgativa e nell'industria tessile e cartaria
‖ Sale marino, cloruro di sodio ricavato dall'acqua del mare per evaporazione nelle saline
‖ Sali da bagno, sali solubili in acqua dal potere tonificante
‖ al pl., ass. Sali ammoniacali dall'odore forte e acre, con cui un tempo si rianimava chi aveva perso conoscenza